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domenica 16 ottobre 2016

Di vita, Morte e Miracoli sarà il nuovo album di Cesare Isernia



Cesare Isernia , cantautore pop/rock classe 66' , la passione per la musica è stata sempre costante nella sua vita.Laureato a 24 anni con il massimo dei voti in Economia : "ero in Banca Popolare dell'Irpinia dove ho resistito solo 7 anni perchè sentivo schiacciato il mio tempo in quelle quattro mura e sentivo la mia libertà vittima indifesa di un organigramma aziendale" Racconta Cesare Isernia. " Così, in piena carriera bancaria, decisi di lasciare la banca per sentirmi vivo ed intrapresi prima, un'attività di network marketing e formatore, poi, quella di consulente finanziario che ancor oggi esercito gestendo un ufficio tutto mio" . Cesare è scritto in Siae dal 1994 .
"Ho vissuto vari momenti in cui ho creduto in un mio percorso artistico/musicale ma i sogni si sono sempre infranti contro una realtà limitante. Tuttavia, come un virus incontrollabile, puntualmente, ogni 3/4 anni, ripartiva questa irrefrenabile voglia di esprimermi artisticamente. Nel 2012 pubblica il suo primo disco "Anime" seguito da moltissime serate live . Sempre nel 2012 consegue il diploma del Corso Autori al Centro Europeo Toscolano di Mogol.Nel 2014 esce "sono laureato in economia"
Attualmente sta lavorando al suo nuovo progetto discografico un intero album "...di vita, morte e miracoli" che conterrà una parte della sua vita.
Singolo "Ti ho visto" estratto dall'album "sono laureato in economia"  :



Cesare Isernia in arte Cè, una storia cantautorale diversa dal solito che arriva al terzo atto.
Si, ci siamo quasi ormai, mancano giusto i giorni del calendario da qui al mio compleanno il 23 dicembre; l’album si chiamerà “…di vita, morte e miracoli”. I primi due album, “Anime” del 2012 e “Sono laureato in economia” del 2014, sono album che contengono tanti brani raccolti dal passato, in effetti avevo un bel po’ di tempo da recuperare, mentre questo è il primo album che davvero rappresenta me stesso per quel che sono oggi: sono, infatti, tutti brani scritti o completati di recente. E’ il completamento di una corsa verso il tempo già passato; adesso l’ho finalmente raggiunto e con questo disco mi scopro completamente.
Cominciare a fare sul serio dopo i 40 anni quali vantaggi e quali svantaggi ti ha comportato?
Il vantaggio maggiore è sicuramente quello di vivere la musica senza aspettative e con una maturità diversa, anche se ogni tanto puoi trovarmi incantato lo stesso a sognare come un ragazzino…lo svantaggio è rendersi conto di doversi impegnare molto di più per mantenere intatti equilibri già creati nella propria vita a quest’età e, di conseguenza, il tempo a disposizione si riduce drasticamente rispetto ad un ragazzino che fa una scelta artistica a 18 anni…certo l’esperienza di vita ti aiuta ad intuire più velocemente le situazioni di “perdita di tempo” e questo diventa un bel punto di forza considerate le caratteristiche del settore in oggetto.
Dopo “Sono laureato in economia” hai suonato molto meno dal vivo rispetto a quanto fatto dopo il primo album “Anime”, perchè?
Sicuramente uno dei motivi è stato rappresentato dal fatto che i locali attrezzati per un ascolto adeguato delle band sono pochi, a Napoli come in gran parte delle altre città italiane. Nel giro fatto dopo il primo album ho potuto appurare tutto ciò scontrandomi spesso con situazioni a dir poco precarie. Sono convinto che per valorizzare il proprio lavoro musicale non bisogna mai sottovalutare la location e adattarsi il più possibile ad essa, con questo album sono pronto ed attrezzato per farlo bene un po’ dappertutto; infatti, per quanto riguarda la Campania, possiamo già segnalare da ora la data del 9 dicembre al Freqency in provincia di Napoli e quella del 20 gennaio al MMB in pieno centro storico. Attorno a queste due date graviteranno a breve quelle nelle altre città campane e nel basso Lazio oltre, ovviamente, alla presentazione in teatro del 23 dicembre. Poi arriverà tutto il resto.
Quale sarà la formazione live?
Ovviamente quella delle registrazioni. E’ un disco condiviso e, quando un lavoro appartiene anche al musicista, il pubblico lo avverte, tutto fluisce. Al basso ci sarà Massimo De Vita che ha prodotto artisticamente il disco e lo ha vissuto passo dopo passo dal primo momento anche nelle parole; ha camminato con me negli ultimi due anni e, direi ancor di più, io con lui. Sia nel disco che dal vivo suona anche altri strumenti. In realtà già prima collaboravamo: ha prodotto artisticamente anche l’album precedente e lo ha pure suonato, ma l’intesa e la conoscenza profonda è adesso ancora più avanti e si sente. Anche con gli altri due musicisti si è verificato qualcosa di molto simile, il chitarrista Michelangelo Bencivenga e il batterista Marco Salvatore, entrambi musicisti di incredibile affidabilità. L’intesa raggiunge livelli alti. Questo è il gruppo base dal vivo con me alla chitarra acustica. Massimo e Michelangelo sono Blindur, un progetto in duo che sta attirando molto l’attenzione degli addetti ai lavori e che invito vivamente tutti ad approfondire. E’ un progetto davvero molto bello sotto tutti i punti di vista. Marco, invece, è il batterista de La Maschera un progetto che in Campania è già molto popolare con merito oltre ad essere un gruppo di carissimi amici tra i quali Alessandro Morlando, altra Chitarra elettrica del precedente disco sempre prontissimo dal vivo, e la tromba, Vincenzo Capasso, presente in alcuni episodi di entrambi gli ultimi due lavori. Poi c’è da considerare anche i colori del violino di Carla Grimaldi.
Il quadro è quasi completo, cosa farai da grande allora?
Il cantautore consulente, come adesso, è un equilibrio difficile ma davvero motivante. Poi sicuramente continuerò a collaborare, come adesso, al progetto ‘Camera d’autore’ fondato con altri amici cantautori con cui alimentiamo attenzione verso la musica meno conosciuta provando a spingere fuori quanta più qualità possibile. E’ un tentativo quasi eroico di aiutare la musica non ancora emersa diffondendo il concetto di lavoro di squadra tra cantautori e band con progetti diversi. Credo che unendo le forze si può fare quello che con la sola razionalità oggi nel mondo musicale italiano è quasi impossibile: imporsi.

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